Spunta il caso di una locazione breve, che per una sorta di “tutela”, pur se non previsto dal decreto legge di riferimento, aveva inviato una nota ufficiale all’ente, su proposta stessa degli uffici comunali, comunicando l’avvio di una “locazione turistica” e si è ritrovato con un sopralluogo e un successivo verbale di 3 mila euro.
“Ottimo l’avvio di un controllo e un’indagine sulla consistenza ricettiva presente sul territorio mediante controlli incrociati – dichiara il presidente dell’Abbac Agostino Ingenito – Ricordiamo che siamo stati noi, con un’attenta verifica due anni fa, a far emergere l’enorme sommerso di strutture ricettive non autorizzate, tuttavia appare utile che il Suap e la Polizia Locale siano meglio informati sugli adempimenti e normative.
Per tale motivo abbiamo esortato l’Amministrazione Comunale a convocare un tavolo di dialogo sul tema che consenta di rispondere meglio alle esigenze di tutela degli operatori regolari e di azione di contrasto contro l’abusivismo dilagante”.
Ho scritto al Sindaco Daniele Milano e ai dirigenti Suap e della Polizia Locale – continua il presidente Abbac Agostino Ingenito – E’ auspicabile che gli addetti, come già avvenuto con nostro tramite come nel caso della Polizia Locale di Napoli, siano meglio formati sugli adempimenti e prescrizioni cosi da essere in grado di reprimere ancora di più il sommerso, c’è chi addirittura non denuncia le persone alloggiate, con seri rischi per la sicurezza e svolgendo attività in immobili abusivi o con difformità urbanistiche che non possono prevedere alcun tipo di ospitalità.
Vanno tutelati gli onesti e quanto versano regolarmente al Comune importanti risorse economiche in relazione a tassa di soggiorno e tari, che andrebbero anche meglio orientate per il servizio al turismo.
Nei precedenti incontri informativi gratuiti che abbiamo svolto in collaborazione con il Comune verso gli operatori ricettivi e i dottori commercialisti, abbiamo sempre offerto la nostra collaborazione per lavorare in sinergia anche per accompagnare chi intende regolarizzarsi per garantire pieni diritti e doveri che si trasformano anche in migliore qualità dell’accoglienza ed ospitalità.
Va infine salvaguardato il diritto di abitazione dei residenti anche per evitare rischi di turistificazione ed al tempo stesso garantire la migliore offerta verso un target di viaggiatori che sempre più preferisce soggiornare in strutture ricettive alternative ed in grado di garantire un’apertura anche oltre la stagionalità a differenza di altre tipologie ricettive più grandi ”.