Nei 31 giorni più imprevedibili dell’anno sono stati 1070 circa, qualche decina in più dello scorso anno, di cui 500 circa in codice giallo (pazienti mediamente critici con presenza di rischio evolutivo e possibile pericolo di vita) e 20 in codice rosso, cioè in serio pericolo di vita e con priorità massima (tra questi anche il Povero Pietro Villani che non ce l’ha fatta).
Il 30% degli accessi ha interessato vacanzieri di nazionalità straniera, con prevalenza statunitense, europea e australiana, che sono ricorsi alle cure dei medici di turno a Castiglione, specie anziani, con patologie cardiache.
Una quindicina i trasferimenti in eliambulanza all’Ospedale “Ruggi” di Salerno per i pazienti in codice rosso, per la maggior parte con gravi patologie cardiovascolari, seguite da traumi non solo da incidenti stradali, ma anche da cadute accidentali in terrazzamenti.
Non sono mancati gli incidenti in mare, specie su piccole imbarcazioni o a causa di tuffi azzardati. Tutti pazienti sono stati adeguatamente trattati secondo gli standard della struttura e sottoposti a tutte le analisi previste. Tanti i cittadini della Costiera che dopo un banale dolore toracico o allo stomaco qui hanno scoperto di essere stati colpiti da infarto e, dunque, salvati, grazie alla professionalità di medici, cardiologi, rianimatori e personale sanitario.
Infatti la capacità della struttura, che consente di effettuare rapide diagnosi, evita lunghi ricoveri, in al contrario di quanto accade nei grandi ospedali in cui i ritmi sono decisamente “più lenti” e sottoporre il paziente a esami specifici richiede anche giorni di degenza, con aumento dei costi per l’Azienda (e il disagio per l’utente).
Ma non tutto è filato liscio dal punto di vista dell’organizzazione e questi dati testimoniano – se ve ne fosse ancora bisogno – l’efficacia dell’organizzazione dell’ospedale “Costa d’Amalfi” che si conferma vitale per un territorio dalla particolare conformazione morfologica e dall’alta vocazione turistica come il nostro che anche quest’anno ha confermato importanti numeri relativi alle presenze.
FONTE IL VESCOVADO