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Salerno: l’ira di Vincenzo De Luca “La città è sporca, ora basta”

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“La sporcizia che offende alcune zone della città non è più tollerabile. O si lavora o si sbaracca”. Anche il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca nel corso del consueto appuntamento settimanale su LIRATV parla di una città sporca e lancia un duro attacco mettendo all’indice chi non si impegna abbastanza. L’ex Sindaco è stato chiaro: Salerno Pulita può essere data ai privati, così come successo per la Centrale del Latte.

“Ci sono problemi organizzativi per Salerno Pulita, ci sono problemi di comportamenti scorretti. L’8% compie il proprio dovere ma c’è un 20% che non fa il proprio lavoro con fenomeni di assenteismo ripetuti, gente che non ha voglia di lavorare e cose finanche peggiori da codice penale nel rapporto con i commercianti e con gli utenti”.

“ “La città deve tornare ad essere una bomboniera – ribadisce De Luca che aggiunge – con 450/500 dipendenti non possiamo avere solo 70 persone che fanno lo spazzamento. Non esiste per quello che si spende. Chi fa il dipendente pubblico deve lavorare il doppio rispetto agli altri”.

Poi De Luca fa un parallelismo con il passato: “Ricordo una vicenda che ancora mi brucia sulla pelle. Il Comune era proprietario della Centrale del Latte ma la gestione di quell’azienda pubblica era una disperazione per i livelli di sciatteria e disamministrazione. Decidemmo di privatizzarla ed oggi quella stessa azienda produce un utile annuo di oltre 2 milioni di euro grazie alla gestione di un privato che non ha tolto niente”

Chi ha il privilegio di lavorare in una società pubblica deve lavorare il doppio e se esistono problemi che riguardano le direzioni o la capacità organizzativa si metta mano senza guardare in faccia a nessuno. Ma la città deve tornare ad essere una bomboniera altrimenti, a cominciare da me, iniziamo a perdere la pazienza”.

Poi De Luca conclude rincarando la dose: “Via Manganario, Via Calenda, Via Lanzalone non vedono uno spazzino da mesi. Serve mettere un punto rigoroso: o tutti entrano a regime per le immani risorse che si spendono, che spendono i cittadini, oppure si sbaracca tutto”.

 

 

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