A differenza dei censimenti tradizionali, il nuovo Censimento è di tipo campionario, mentre la restituzione dei dati ottenuti sarà di tipo censuario, grazie all’integrazione delle informazioni raccolte dalla rilevazione con quelle contenute nei registri statistici e nelle indagini economiche correnti. Fra l’altro ciò consentirà di aggiornare annualmente i principali indicatori strutturali a livello nazionale e territoriale.
I principali vantaggi introdotti dalla nuova rilevazione sono l’aumento della quantità e della qualità dell’offerta informativa, il contenimento dell’onere statistico sugli operatori economici e la riduzione dei costi complessivi della produzione statistica ufficiale. Il nuovo Censimento permanente restituirà infatti informazioni più dettagliate, rilevanti e approfondite sulla struttura imprenditoriale e occupazionale del Paese e sui comportamenti e le strategie delle imprese attive; informazioni fondamentali per le decisioni di politica economica e per la governance del Paese.
«L’approccio multiscopo del censimento permanente consente di misurare, tra le altre informazioni, il profilo digitale complessivo delle imprese – spiega Roberto Monducci, Direttore del Dipartimento per la produzione statistica – mettendolo in relazione con la propensione all’introduzione di innovazioni e il dinamismo di mercato».
Nel supporto alla rilevazione è stata particolarmente efficace la partnership con le associazioni di categoria per moltiplicare l’attenzione attorno al Censimento permanente delle imprese e garantire la partecipazione delle imprese interessate.