Componenti del team azzurro, con Ascione, Stefano Claut, Valerio Losito e Giacomo De Mola, suoi compagni di gara negli ultimi anni nelle più prestigiose gare internazionali.
Durissima, questa trentaduesima edizione del campionato. Acque a 13 gradi in profondità, torbide, e senza barca d’appoggio. Merluzzi e platesse a comporre il pescato e grande soddisfazione della squadra azzurra, che ha concluso prima nella classifica per nazioni avanti a Spagna e Turchia. Cinquantacinque i concorrenti e ndiciotto le nazioni rappresentate: fra queste, oltre l’Italia, Spagna, Portogallo, Grecia, Cipro, Danimarca, Inghilterra, Finlandia, Croazia, Russia, Ucraina e una folta rappresentanza di Paesi africani. Fra questi Algeria, Tunisia e Sud Africa.
Appena rientrato a Salerno, il neo- campione europeo ha avuto anche la sorpresa di trovare nella cassetta della posta la lettera a firma Giovanni Malagò con cui il Coni comunica di avergli conferito la medaglia di bronzo al valore atletico per i risultati agonistici conseguiti nel 2018: l’8° posto nel campionato del mondo a Sagres, in Portogallo. In attesa di quella d’oro per i risultati del 2019, l’atleta ringrazia Circolo Canottieri Irno e Fipsas: “Sono grato al mio Circolo e alla federazione italiana della pesca sportiva per il supporto che mi assicurano. E un ringraziamento lo devo anche a Cressi Sub, che è sempre con me nelle acque di tutto il mondo”.
è bravo il vichingo