All’appuntamento prenderanno parte, tra gli altri, il Dott. Nunzio Ritorto, Presidente Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili Tribunale di Lagonegro, l’ Avv. Gherardo Cappelli, Presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati Tribunale di Lagonegro, il Rag. Michele Albanese, Direttore Generale Banca Monte Pruno, il Dott. Giuseppe Gallo, Vicepresidente Camera di Commercio di Salerno, Michele Di Candia, Sindaco di Teggiano, l’Avv. Corrado Matera, Assessore allo Sviluppo e alla Promozione Turistica della Regione Campania.
Quattro le tavole rotonde in programma. Ecco i temi: “Le Società nella procedura di allerta e di composizione assistita della crisi” nel primo incontro.
Seconda tavola rotonda su “Le Società negli accordi di ristrutturazione e nel concordato preventivo”.
Sabato 21 settembre la terza tavola rotonda si occupera de “Le società nella liquidazione giudiziale” mentre nella quarta ed ultima tavola rotonda i lavori verteranno su “Il Collegio Sindacale: le responsabilità”.
A cordinare questo ultimo appuntamento Prof. avv. Giuseppe Fauceglia (nella foto), Professore ordinario di Diritto Commerciale Università degli Studi di Salerno a cui abbiamo chiesto un parere su questa due giorni molto significativa per l’importanza dei temi trattati: «Il Convegno di Teggiano – dice il Prof. avv Fauceglia – si configura come il primo importante incontro, almeno nel Mezzogiorno d’Italia, tra studiosi del diritto delle crisi d’impresa e giudici su uno dei temi centrali del d.lgs. 14/2019 (c.d. Codice della Crisi e dell’Insolvenza): l’interferenza tra la nuova normativa e il diritto societario.
La problematica è di fondamentale importanza per l’economia delle imprese, posto che individua per gli amministratori ed i componenti del collegio sindacale stringenti obblighi di comportamento e di segnalazione a fronte delle prime manifestazioni di una crisi, e ciò al fine di evitare l’implodere dell’insolvenza e la conseguente dispersione di rilevanti valori aziendali e conseguente perdita di posti di lavoro.
Il tema resta di vitale rilievo per i professionisti (avvocati e dottori commercialisti) chiamati, a vario titolo e nell’ambito delle specifiche competenze professionali, ad intervenire nel fenomeno in oggetto».