Ma Ventura da esperto timoniere navigato saprà bene dove intervenire, soprattutto dopo un primo tempo opaco dove solo i sanniti hanno visto la porta. Nella ripresa Giannetti e compagni provano a scuotersi poi Viola pesca il jolly dal cilindro e i granata si sciolgono come neve al sole. Il raddoppio di Sau è solo la conseguenza di una squadra apparsa dopo la sosta sulle gambe e poco reattiva. Inutile l’esordio di un volenteroso Cerci nel finale. Ora bisogna subito ripartire e cancellare le streghe.
Due mesi e mezzo dopo c’è un’altra Salernitana con un nuovo condottiero che ha messo in campo la sua voglia di far bene e tante motivazioni nonostante il curriculum e la carta d’identità: Gian Piero Ventura ha una voglia matta di rimettersi in discussione dopo il crack Nazionale. Riscatto che fa rima con rivincita sportiva quella a cui punta questa sera la Salernitana contro il Benevento e sotto lo sguardo attento di Lotito e Mezzaroma che saranno in prima fila.
Ventura che recupera Kiyine e Giannetti ma non può ancora contare su Mantovani, Akpa Akpro e Billong ma con Cerci in panchina conferma il 3-5-2: davanti a Micai ci sarano Karo, Migliorini e Jaroszynski in difesa.
A centrocampo, invece, Cicerelli e Kiyine saranno i cursori esterni con Di Tacchio confermato in cabina di regia. Al posto di Akpa Akpro, nel ruolo di mezzala destra, giocherà Moses Odjer. Sul fronte sinistro della mediana granata, invece, fiducia a Firenze. In attacco il tandem Jallow-Giannetti.
Tanta qualità sul fronte Benevento. Nel 4-4-2 di Pippo Inzaghi, davanti a Montipò, troveranno spazio Maggio, Volta, Caldirola e Letizia. A centrocampo esordio in giallorosso per Hetemaj che giocherà con Insigne, Viola e Tello. In avanti Sau farà coppia con l’ex Coda.
LA PARTITA
o stesso ex granata dopo due minuti scatta in offside, la deposita in rete ma l’arbitro annulla. I granata provano la mischia in area ospite, Viola salva come può. Primo giallo del match per Jallow per un intervento scomposto su Hetemaj. Al 33’ azione gol per i sanniti: Di Tacchio perde palla e la sfera arriva ad Insigne che si invola verso Micai ma tira incredibilmente al lato. Dopo il giallo a Di Tacchio un minuto dopo Migliorini mura una botta di Coda. Nel finale ancora Insigne pericoloso e Letizia con una botta dai 40 metri mette i brividi a Micai. Sanniti in crescita con granata in debito di ossigeno.
SECONDO TEMPO
I granata sbandano e dopo quattro minuti in ripartenza Sau brucia la difesa granata e raddoppia facile. I granata cercano la reazione con Jallow, chiuso in corner. Ventura gioca la carta Cerci per Jallow che esce tra qualche fischio e poi inserisce Maistro per Odjer. Inzaghi inserisce l’altro ex Improta al posto di Insigne. I granata cercano una reazione più nervosa che ragionata ma fisicamente inferiore ai sanniti apparsi più freschi.
Coda di testa intanto sfiora il tris di testa a dieci dal termine. Finisce, dopo un tiro di Maistro e uno sciupone di Tello il derby dell’Arechi, tra qualche fischio e qualche applauso. Un esame di maturità che rimanda dunque la Salernitana. Forse in partite come queste giocare per il pari non sarebbe stato male…
SALERNITANA-BENEVENTO 0-2
SALERNITANA (3-5-2): Micai; Karo (12′ st Kalombo), Migliorini, Jaroszynski; Cicerelli, Odjer (25′ st Maistro), Di Tacchio, Firenze, Kiyine; Jallow (25′ st Cerci), Giannetti. A disposizione: Vannucchi, Lopez, Pinto, Dziczek, Morrone, Djuric, Gondo. Allenatore: Ventura
BENEVENTO (4-4-2): Montipò; Maggio, Volta, Caldirola, Letizia; Insigne (31′ st Improta), Hetemaj, Viola, Tello; Coda, Sau. A disposizione: Manfredini, Gori, Rillo, Del Pinto, Kragl, Tuia, Basit, Gyamfi, Di Serio, Antei, Vokic.
ARBITRO: Abbattista di Molfetta
RETI: 16′ st Viola (B), 21′ st Sau (B)
NOTE. Spettatori 18003 di cui 1522 da Benevento. Angoli: 4-7. Ammonito: Jallow (S), Di Tacchio (S), Giannetti (S), Insigne (B). Recupero: 1′ pt – 4′ st