Non c’è alcuna attinenza tra il decoro e il taglio di capelli. Tra l’altro il regolamento scolastico cita esclusivamente l’abbigliamento, come è giusto che sia, senza prevedere nulla per quanto riguarda l’acconciatura. Non capiamo dunque in base a quale norma o regola lo studente non sia stato ammesso alle lezioni”.
Lo affermano il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli e il conduttore de “La Radiazza” su Radio Marte Gianni Simioli. “Tenendo conto che il regolamento cita esclusivamente l’abbigliamento è palese che la decisione di impedire l’accesso alle lezioni allo studente delle treccine è determinato unicamente dal gusto personale della dirigente scolastica. Torniamo a ribadire che una decisione assunta sulla base di preferenze personali è assolutamente arbitraria e ingiustificabile.
Lo studente, che sta perdendo giorni di scuola, ha annunciato a ‘Il Mattino‘ che rimuoverà le treccine pur di tornare tra i banchi. La dirigente si sta assumendo una grande responsabilità. Non vorremmo che da un atto con finalità educativa si passasse ad una coercizione della determinazione personale di un ragazzino che è in piena età evolutiva”.