I medici dell’unità veterinaria di Eboli, intervenuti sul posto, hanno confermato il riconoscimento dell’animale, quindi recuperata la bestiola hanno proceduto alla consegna all’istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Salerno per gli ulteriori accertamenti ed ai fini scientifici previsti dal Piano d’Azione Nazionale di Conservazione della Lontra del Ministero dell’Ambiente e dell’ISPRA.
La lontra è il mammifero terrestre più raro della fauna autoctona, protetto dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, nota come CITES (Convention on International Trade of Endangered Species) e la presenza di questo animale è indice di buona qualità ambientale delle acque e delle sponde dei nostri fiumi.
Si può affermare che le acque del Sele, del Calore, del Mingardo, del Sammaro, del Bussento e degli altri fiumi cilentani, rappresentino un perfetto rifugio per questo rarissimo mustelide, specie che resta invece vulnerabile quando, per qualsiasi motivo, si allontana dal proprio habitat naturale.
Questi ambienti, come l’Oasi WWF di Serre – Persano ove il mustelide trova favorevoli condizioni ecologiche, costituiscono aree naturalistiche di particolare pregio ed interesse.