Come Pastore, a tutti ricorda di custodire e non offendere il creato e le creature, rispettando e adorando in tal modo il Creatore, Signore di tutto e di tutti. Sono le parole del vescovo, Mons. Giuseppe Giudice il giorno dopo il vasto incendio che ha tenuto Sarno ed i suoi cittadini con il fiato sospeso.
Il peggio sembra essere passato. L’incendio sul monte Saretto, che ha gettato nel panico la popolazione di Sarno, è stato spento dai 40 vigili del fuoco intervenuti con 14 autobotti, arrivati da Salerno, Napoli e Avellino,e dagli uomini della Protezione civile campana.
L’area resta sotto osservazione. Il fuoco ha distrutto un bosco che per ricostituirsi avrà bisogno di almeno 40 anni. I cittadini stanno rientrando tutti nelle case.
Il sindaco Giuseppe Canfora rivela: “È un incendio doloso. Ora la preoccupazione maggiore rimane la pioggia”. Nel ’98 una alluvione investì Sarno e altri vicini comuni causando 160 morti. Bosco e alberi costituivano un freno e garantivano la stabilità idrogeologica: ora non ci sono più.
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