“Una battaglia di civiltà ma anche un gesto d’amore per l’ambiente circostante. È questo lo spirito che ha caratterizzato il grande week-end ambientalista di Puliamo il Mondo, storica campagna di Legambiente. In tanti – ha commentato Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania – si sono rimboccati le maniche per ripulire strade e piazze, angoli della città, parchi urbani, ma anche sponde di fiumi e spiagge dai rifiuti abbandonati. Un segnale che lascia ben sperare perché i giovani non vogliono più stare a guardare, vogliono aiutare concretamente l’ambiente partendo proprio dal quotidiano, perché non c’è più tempo da perdere.”
Cittadinanza responsabile a cominciare dalle scuole con la partecipazione di migliaia di studenti nei comuni del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e del Parco Nazionale del Vesuvio dove gli studenti insieme ai tanti gruppi di volontari sono stati impegnati nella pulizia di sentieri ed aree ricreative.
Altre iniziative nei boschi di Quisisana a Castellammare di Stabia dove è stata ripulita la zona adiacente alle “Fontane del Re”; a Napoli, nel quartiere Scampia, con la pulizia del “Giardino dei cinque continenti della nonviolenza” in Largo Battaglia.
L’iniziativa principale si è svolta a Napoli, nel quartiere San Giovanni a Teduccio, dove la giornata di volontariato è stata organizzata in collaborazione con la Fondazione Famiglia di Maria con la pulizia del piazzale antistante la Fondazione, che pochi giorni fa è stata vittima di un vile atto intimidatorio: contro il portone d’ingresso sono stati esplosi, infatti, alcuni colpi d’arma da fuoco. Un’iniziativa di pulizia concreta e di corresponsabilità che ha visto la partecipazione di tanti cittadini nel quartiere, le scuole del territorio, dei volontari e operatori della Fondazione Famiglia di Maria, di Libera, dei ragazzi del Teatro Nest per ribadire che insieme proseguiremo con più forza a realizzare il percorso di cambiamento in quel territorio e contribuire ad una nuova stagione che nessun proiettile, nessuna intimidazione potrà fermare.
Mozziconi di sigarette, pezzi di plastica non identificabili e tanti sacchetti delle patatine sono stati rifiuti più individuati secondo il monitoraggio di Legambiente effettuato nei mesi precedenti a Pim presso 8 parchi pubblici nella città di Napoli. (Parco di Scampia – Parco Ciro Esposito,Parco Massimo Troisi,Parco Mascagna, Parco Viviani, Villa Comunale, Parco Re Ladislao, Parco Attianese, Parco Mianella) .
Complessivamente sono 928 rifiuti raccolti e catalogati negli 8 transetti eseguiti su 8 parchi nella città di Napoli, circa 1,6 rifiuti ogni metro quadrato monitorato. Tra i diversi parchi monitorati il più alto numero di rifiuti raccolti è stato individuato nel Parco Attianese( quartiere Pianura) con 269 rifiuti pari al 29% del totale, seguito dal Parco della Mianella (quartiere Miano) con 239 rifiuti raccolti (25,8%) e dal Parco Massimo Troisi (San Giovanni a Teduccio) con 220 pari al 23,7%. Entrando nel dettaglio dei rifiuti rinvenuti, a farla da padrone i mozziconi di sigarette che rappresentano il 35% dei rifiuti raccolti, seguiti da pezzi non identificabili di plastica (10,6%) e sacchetti di patatine, dolciumi e caramelle rappresentano circa il 9,2% dei rifiuti totali rinvenuti nei parchi di Napoli.