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San Matteo 2019, Mons Bellandi senza parole: «Cosa mi sono perso finora»

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Sospeso sull’elegante baldacchino, ricoperto di fiori, adagiato sulle spalle dei portatori, il simulacro di San Matteo ha attraversato il centro storico della città di Salerno. La suggestiva processione, da sempre, è il fulcro dei festeggiamenti in onore del patrono, momento solenne e omaggio di devozione dei salernitani.

La statua di San Matteo, anticipata da quelle di San Giuseppe, San Gregorio VII, San Gaio, Sant’Ante e San Fortunato, chiama a raccolta la città intorno alla preghiera. Una città carica di storia, di simboli e significati. Ma soprattutto, una città che, con un rito instancabile senza tempo, puntualmente onora, celebra e ricorda le sue radici più profonde, rafforzandone la memoria.

Al termine del percorso, dopo le tre soste (piazza Cavour, Palazzo di città e chiesa dell’Annunziata), la corsa delle statue dei Santi in Cattedrale. L’arcivescovo Andrea Bellandi a fine processione ha detto: “cosa mi sono perso finora…”. Poi ha impartito la benedizione a tutti i fedeli.

Fonte Liratv

Foto Comune di Salerno di Massimo Pica

 

VIDEO DA YOUTUBE DI MARIO LO BIANCO

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