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Salerno: Al via al Ruggi il progetto “Cross Sciences mediCINA”

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Sono giunti questa mattina al Plesso Ruggi dell’AOU San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno i primi 9 medici provenienti da vari ospedali della città di XUZHOU-JIANGSU (CINA) a seguito della convenzione stipulata tra l’Azienda e l’Associazione Internazionale Longsha impegnata nel migliorare la pratica clinica, nell’accrescere la qualità dei servizi erogati e nella ricerca a vantaggio della collettività.

Il progetto a cui si è deciso di aderire, “Cross Sciences MediCINA”, si propone, attraverso lo scambio culturale nell’ambito delle Scienze Mediche tra Italia e Cina, di stimolare l’osservazione, l’informazione, la formazione, la divulgazione di best practice e, successivamente, la ricerca, prevedendo che i colleghi provenienti dall’estremo oriente frequentino, in base alla propria formazione, sedi qualificate dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Salerno.

In particolare, questo primo gruppo di medici cinesi, frequenterà le strutture di Odontoiatria Infantile, Ortopedia, Riabilitazione, Oftalmologia, Oncologia, Ginecologia e Neurochirurgia.

“Siamo felici che sia stata scelta l’AOU di Salerno per questo scambio culturale tra due realtà che vantano un’antica tradizione medica, quella della scuola orientale e quella della scuola medica salernitana, due modelli che sono sostanzialmente diversi, soprattutto per la quantità di pazienti trattati in ciascuna struttura sanitaria – Ha sottolineato il Commissario Straordinario Vincenzo D’Amato –  Noi abbiamo sottoscritto  questo scambio con una città in cui vivono 12 milioni di abitanti ed il cui ospedale ha un bacino d’utenza di diversi milioni di cittadini.

Ovviamente le nostre realtà sono totalmente diverse. Da qui l’importanza di una tale iniziativa: i medici cinesi, che in totale saranno oltre 15, frequenteranno i nostri reparti per alcuni mesi, avranno modo di osservare la nostra organizzazione e, allo stesso tempo, alcuni medici dell’AOU Ruggi andranno per 15 giorni in Cina per approfondire il modello assistenziale ivi praticato e, soprattutto, l’importanza che assume il sistema informatico e quello informativo in una struttura sanitaria di riferimento per diversi milioni di abitanti”.

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