Gli obiettivi generali della Giornata sono quello di promuovere l’importanza dell’apprendimento delle lingue e diversificare la gamma di lingue imparate con l’obiettivo di incrementare il plurilinguismo e la comprensione interculturale; promuovere le diversità linguistiche e culturali dell’Europa; incoraggiare l’apprendimento delle lingue durante tutto l’arco della vita dentro e fuori la scuola.
L’incontro a Salerno ha visto partecipi Associazioni , Enti di Formazione e i partecipanti ai viaggi di studio e formazione all’estero. Dopo l’introduzione ai lavori da Patrizia De Bartolemeis , presidente dell’ANILS (Associazione Nazionale Insegnanti Lingue Straniere) sull’importanza delle competenze linguistiche, il Presidente di” Educo “ Raffaele Nasti ha illustrato l’impegno per la formazione dei docenti e dei dirigenti italiani che ogni anno partecipano alle visite di studio, ai corsi di formazione all’estero, soprattutto nelle scuole di eccellenza europea .
“Questo per un confronto vitale e necessario oltre allo scambio di esperienze didattiche e formative. – ha affermato Nasti– ; per maturare un’ esperienza su campo, che consenta ai partecipanti delle varie regioni d’Italia di confrontarsi, sia tra loro, che con i colleghi europei su strategie educative, metodologie innovative e soprattutto per poter, anche se in pochi giorni di permanenza nelle varie città europee, dialogare e interloquire in lingua straniera.”
Sono intervenuti nel dibattito focalizzato, sia sulla promozione delle lingue in Italia , ancora molto indietro nelle classifiche europee e mondiali sulle competenze linguistiche, sia sull’innovazione metodologica, docenti e dirigenti scolastici che in questi anni hanno partecipato ai corsi di formazione all’estero con Educo e frequentano il Punto Lingue di Salerno, molto attivo nell’organizzazione di corsi di lingue straniere.
Oscar Caiazza, responsabile dell’Associazione Intercultura ha ribadito l’importanza degli scambi internazionali con studenti e docenti che potrebbero in modo sinergico essere di supporto alle iniziative formative, soprattutto per una vera e propria full immersion nelle culture oltre che nella lingua dell’altro.
Proficuo ed interessante il dibattito che ha coinvolto tutti i partecipanti e che vorrebbe in futuro coinvolgere non solo i docenti di lingue straniere ma tutte le professionalità della scuola, della formazione, della ricerca , le Istituzioni pubbliche e il privato sociale per una maggiore integrazione che abbia l’accoglienza e la conoscenza alla base di ogni competenza.
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