Tra i complessivi 69 arrestati della maxi inchiesta ci sono anche il direttore dell’Agenzia delle Entrate di Brescia Generoso Biondi e il funzionario Alessandro De Domenico. Portati all’alba di ieri in carcere con l’accusa di corruzione per aver agevolato delle pratiche di alcuni contribuenti.
Su questo punto gli inquirenti sono abbottonati. La mafia non c’entra, ma le accuse sono comunque pesantissime. «I tre filoni di indagine confluiti in un’unica inchiesta sono molto ricchi, la situazione a Brescia è allarmante» è la voce raccolta in ambienti giudiziari.