I migranti sono stati poi lasciato ad Almeria, nel porto più vicino, e consegnato alla polizia locale. Il capitano dell’Azura si è quindi scusato con i suoi tremila passeggeri per il ritardo di circa dieci ore accumulato dalla nave in vista dell’arrivo a Barcellona. Secondo quanto riferito, alcuni passeggeri hanno fatto “un lungo applauso” al termine del salvataggio, mentre i migranti “salutavano e sorridevano” alla Azura mentre lasciavano la nave.
La passeggera Dorothy Hallet, 73enne dell’Hampshire, che era in crociera con suo marito, ha parlato con il MailOnline di “una grande operazione umanitaria da parte della P&O” sostenendo come il capitano e il personale si siano meritati “un grande applauso”. Un altro passeggero, che ha voluto essere nominato ha descrisse la sua reazione come “combattuta, in molti sono apparsi arrabbiati per il ritardo ma allo stesso tempo consapevoli di dover salvare questi migranti”.
“Non è quello che ti aspetti che accada durante una crociera nel Mediterraneo, ma queste persone galleggiavano da sole in mezzo al mare ed erano chiaramente in difficoltà. Semplicemente non potevamo lasciarli da soli” ha aggiunto.
Un portavoce di P&O Cruises ha confermato l’accaduto attraverso una nota: “L’Azura ha risposto oggi a una richiesta di soccorso durante il viaggio da Cadice a Barcellona. I passeggeri sono stati sottoposti a controlli medici a bordo di Azura e quindi trasferiti alle autorità spagnole”.