Ranitidina, ritiro dal commercio: estesi i controlli su tutti i principi attivi

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Il caso dei farmaci a base di ranitidina ritirati dall’Aifa, agenzia italiana del farmaco, ruota attorno a un singolo – ma importante nel panorama del commercio internazionale di farmaci – laboratorio indiano. Sostanzialmente, dalle analisi effettuate a campione su alcuni prodotti usciti da quel laboratorio e contenenti quella sostanza si è scoperto che contenevano molecole nocive per la salute. Erano stati quindi “contaminati” nel processo di produzione. La notizia ha destato parrecchie preoccupazioni e nel giro di pochi giorni, soprattutto on line, sui social network, hanno iniziato a circolare notizie false, con elenchi di presunti farmaci pericolosi ancora in commercio. Tutto falso.

Le notizie certe, al momento, sono cinque:

1) La ranitidina non è in sé una sostanza nociva e quindi non sono nocivi i farmaci che la contengono.

2) Sono stati ritirati dal commercio, come si evince dal comunicato di Aifa, solo i lotti di farmaci che contengono il principio attivo ranitidina prodotto presso l’officina farmaceutica SARACA LABORATORIES LTD – India.

3) La nocività legata a questi lotti è dovuta alla presenza di un’impurezza denominata N-nitrosodimetilammina (NDMA) appartenente alla classe delle nitrosammine, già rilevata nel 2018 in una classe di farmaci anti-ipertensivi (sartani) a suo tempo segnalati e ritirati dal commercio.

4) A scopo precauzionale, l’Aifa ha anche disposto il divieto di utilizzo di tutti i lotti commercializzati in Italia di medicinali contenenti ranitidina prodotta da altre officine farmaceutiche diverse da SARACA LABORATORIES LTD, in attesa che vengano analizzati.

5) Alla luce della scoperta di nitrosammine in un certo numero di lotti prodotti in India, l’Agenzia Europea per i Medicinali (Ema) ha deciso che, in via precauzionale, tutti i farmaci che contengono principi attivi prodotti da sintesi chimica dovranno essere controllati e analizzati, proprio per scongiurare la presenza di nitrosammineo altre molecole tossiche.

L’elenco dei lotti contaminati e dei farmaci potenzialmente interessati (che cioè contengono ranitidina proveniente dal laboratorio indiano) sono consultabili sul sito dell’Aifa. Attenzione alle fake news in circolazione sui social: «Nelle ultime ore sui social network si stanno diffondendo liste di farmaci che nulla hanno a che vedere con quelli oggetto dei provvedimenti restrittivi disposti nei giorni scorsi che riguardano esclusivamente farmaci contenenti ranitidina – si legge sul sito dell’Aifa – Si raccomanda di consultare esclusivamente le informazioni pubblicate sul portale dell’Agenzia. Gli elenchi dei lotti dei farmaci contenenti ranitidina interessati dal ritiro e di quelli interessati dal divieto di utilizzo sono disponibili alla pagina: https://www.aifa.gov.it/revisione-ranitidina. Ogni altro elenco difforme da quelli su indicati non è da considerarsi attendibile».

la sostanza incriminata
«La NDMA è classificata come sostanza probabilmente cancerogena per l’uomo dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulla base di studi condotti su animali – si legge sul sito dell’Aifa – È presente in alcuni alimenti e nelle forniture di acqua, ma non ci si attende che possa causare danni quando ingerita in quantità molto basse».

Fonte ilsecoloxix

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