I granata, guidati da Ugo Cocchia, sono stati autori di una buona prestazione che, però, non è servita a porre rimedio ad alcune disattenzioni che hanno consentito al Potenza di uscire dal parquet di gioco con l’intera posta in palio.
Al gol del vantaggio del Potenza al 2’, ha replicato al quarto minuto Antonio Orvieto che, dopo altri 120 secondi, ha avuto sui piedi la palla del sorpasso.
Una vera e propria “macchina da occasioni non sfruttate”, l’Alma Salerno, che, per i primi venti minuti di gioco costruisce azioni su azioni, senza riuscire ad andare a segno: due volte con Mastrangelo, altre due con Orvieto e una con Gheorghisor. Paradossalmente, a 54 secondi dal termine della prima frazione, è il Potenza che riesce ad andare nuovamente in vantaggio per poi allungare ulteriormente al terzo minuto della ripresa.
L’Alma Salerno non si arrende e, dopo un iniziale blackout, ricomincia a macinare gioco per poter rientrare in partita: ancora una volta si fa notare Orvieto con una conclusione dalla distanza, a cui segue un’iniziativa di Canneva che termina di poco fuori.
Al sesto minuto l’Alma Salerno accorcia le distanze grazie a Jean Faraone, abile a sfruttare un errore del portiere del Potenza e a depositare il pallone in rete per il 3 a 2. Il nuovo allungo dei padroni di casa non tarda ad arrivare, così come la controrisposta dei granata che con un gran tiro di Giuseppe Mastrangelo da fuori, imprendibile per l’estremo difensore lucano, si riportano a una sola lunghezza di distanza.
I salernitani non si fermano: il pareggio è nell’aria e arriva grazie, nuovamente a Mastrangelo, al 14esimo e 30 secondi, ben servito da Giovanni Galluccio.
Il definitivo, e fortemente contestato, 5 a 4 arriva a meno di tre minuti dal fischio finale: l’Alma Salerno ha comunque il tempo per provare a riacciuffare la gara e, quando mancano solo tre secondi, è solo la traversa a negare la gioia del gol al capitano Facundo Galiñanes, nelle vesti di portiere di movimento, e a tutti i granata.
«La squadra mi è piaciuta dal punto di vista tattico – ha spiegato Ugo Cocchia – I miei giocatori sono stati davvero molto abili ad adattarsi a tutte le situazioni. La prestazione non è stata negativa ma abbiamo commesso decisamente troppi errori tanto in fase difensiva quanto in quella offensiva. Abbiamo il tempo e le qualità per metterci definitivamente in sesto. La qualificazione al prossimo turno è, inutile nascondersi, appesa a un filo, perché saremo costretti a vincere la partita con l’Acerra con 8 gol di scarto. Certo, nulla è impossibile e a dicembre, probabilmente, la situazione sarà molto diversa da quella di oggi. Ora, però, è il momento di concentrarci sul campionato».
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