Con quelle attestazioni alcuni di loro, partendo dalla città campana, sono riusciti a ottenere supplenze anche annuali negli istituti scolastici del Nord. Quattro bidelli salernitani ed uno veneto sono già stati licenziati. Le segreterie venete – come si legge sulle pagine de IlMattino – hanno così chiesto così informazioni al Provveditorato di Salerno che, su disposizione della direzione generale dell’Ufficio scolastico campano, ha fornito «decisivi» chiarimenti ed ora altri 20 bidelli risultano indagati per aver presentato al momento dell’assunzione un diploma di scuole di formazione non parificate.
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