Per il 2019, la sentita ricorrenza del Santo Patrono della Polizia di Stato è stata celebrata per la prima volta presso la Basilica Cattedrale di San Prisco di Nocera Inferiore (SA), alle ore 10.00, con una messa solenne. Il rito religioso è stato officiato da Mons. Domenico Cinque, parroco della Cattedrale e Vicario Foraneo della Città di Nocera Inferiore, coadiuvato dal Cappellano Provinciale della Polizia di Stato, don Giuseppe Greco.
Alla presenza del Prefetto, Dott. Francesco Russo, e del Questore, Dott. Maurizio Ficarra, si è registrata un’ampia e sentita partecipazione di rappresentanze del personale della Questura di Salerno, degli Uffici delle Specialità, dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, dei familiari delle “Vittime del Dovere” e dei “Caduti in Servizio”, nonché di autorità civili, militari, religiose e di cittadini.
San Michele, Santo molto venerato non solo in Italia (Il suo nome in ebraico “Mi-ka-El” significa: “Chi come Dio?”) viene rappresentato nell’iconografia sia orientale che occidentale come un combattente, con la spada o la lancia nella mano e sotto i suoi piedi il dragone, simbolo di Satana, sconfitto in battaglia [«Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago (…)» – capitolo XII del Libro dell’Apocalisse] ed è considerato il difensore del popolo di Dio e il vincitore nella lotta del bene contro il male.
Per queste sue virtù eroiche è stato proclamato patrono e protettore della Polizia di Stato da papa Pio XII il 29 settembre 1949 in omaggio alla “lotta” che il poliziotto combatte tutti i giorni al servizio dei cittadini e per tutelare e proteggere la sicurezza e l’incolumità delle persone.