“Al netto delle polemiche innescate sui giorni di chiusura, i novanta giorni sono stati suggeriti da una prassi corrente degli organi di controllo in merito alla cosiddetta saltuarietà, e sancita da alcune circolari dell’Agenzia delle Entrate – dichiara il presidente Abbac Agostino Ingenito – Emerge la lungimiranza del consiglio comunale a cui auspichiamo segua ora un’azione più incisiva per un piano di sviluppo turistico sostenibile.
La città non è alla saturazione del settore, ma è utile cogliere le esperienze di altre città italiane ed europee per individuare un modello in linea con le nuove tendenze dei viaggiatori ed evitare squilibri da turistificazione”. Dall’Abbac ricordano che fu l’associazione a promuovere un dialogo sulla regolamentazione di b&b.
“Interessai della questione la consigliera comunale Paola De Roberto, che si attivò in tempi rapidi, coinvolgendo la commissione Statuto ed avviando un dialogo con gli assessori Dario Loffredo e Roberto De Luca e i consiglieri della commissione turismo con Massimiliano Natella.
“Il tavolo con il sindaco Napoli va nella direzione giusta di individuare percorsi condivisi sul turismo, ecco perché esorto ora i consiglieri ad istituire un osservatorio che possa regolamentare anche le locazioni turistiche e le altre formule ricettive.
Occorre – continua Ingenito – Fare un’analisi dei fabbisogni abitativi, degli immobili sfitti del centro storico, e di individuare percorsi di incentivazione che punti alla creazione di start up per giovani e donne, che possano ottenere benefici in defiscalizzazioni e contributi per la messa in sicurezza degli edifici.
Salerno deve puntare ad un modello di turismo sostenibile, e continuare a trasformarsi in un catalizzatore attrattivo di eventi. Le esperienze positive degli ultimi anni stanno consentendo una crescita anche per le aree circostanti. Un beneficio economico non di poco conto per tante zone depresse e con pochi sbocchi professionali.
L’auspicio è che un concreto accompagnamento alla regolarità con incentivi e contributi all’ospitalità diffusa possa eliminare il dannoso abusivismo dilagante e favorire una qualità nell’accoglienza con servizi, infrastrutture e programmi di medio e lungo termine, in vista dell’apertura dell’aeroporto e delle nuove sfide territoriali”.