Nel corso del servizio di pattugliamento, gli agenti della volante notavano un giovane appiedato con uno zainetto che, con fare circospetto, si aggirava per le strade del centro cittadino.
Gli operatori fermavano il giovane per procedere al rituale controllo, ma questi improvvisamente, con uno scatto repentino, si dava a precipitosa fuga in un vicoletto adiacente, abbandonando lo zainetto sul posto.
Gli agenti dopo un breve inseguimento, lo individuavano nascosto sotto un’autovettura ivi parcheggiata e dopo un nuovo tentativo di fuga riuscivano a bloccarlo definitivamente. Sottoposto a perquisizione personale, veniva rinvenuta nello zaino sostanza stupefacente di tipo marijuana per un peso complessivo di circa gr. 70.
Dopo la successiva perquisizione domiciliare, che dava esito negativo nell’immediato, gli agenti appuravano che il giovane si era rifornito della sostanza che aveva con sé in un luogo nascosto di Sarno, dove era solito depositare la droga prima di cederla agli acquirenti.
Ispezionato il luogo individuato, veniva rinvenuto un altro quantitativo di marijuana del peso di gr. 60 circa. Accompagnato in Commissariato per gli adempimenti di rito, gli agenti avevano modo di appurare dai controlli alla banca dati che il giovane recentemente, in data 22 settembre u.s., era stato denunciato in stato di libertà quale responsabile, in concorso con altri, dell’incendio doloso appiccato alla montagna del “Saretto” di Sarno, che vasta eco ha avuto nella cittadinanza per l’estensione e la gravità dei danni prodotti.
Il minore è stato poi condotto presso il Centro di Prima Accoglienza di Salerno su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Salerno.
Certamente farà carriera.
ngul’ e che munezz già a 16 anni….
Uno di quelli che voleva salvare la sua città, immagino.
Fortunati a non vivere in alcuni stati americani. A quest ora stavate già in galera a marcire, come giusto che sia.
Buttate la chiave per questa feccia
dategli fuoco, non vedo perchè dobbiamo spendere soldi per tenerlo in galera o ai servizi sociali.