La squadra di Ventura d’ora in avanti proverà a non soffrire di vertigini: d’altronde, l’unico modo per cancellare l’umiliazione dello scorso campionato, terminato con la salvezza conseguita all’ultimo rigore della sfida play out col Venezia, è regalare emozioni ad una tifoseria che negli ultimi anni di Serie B ha ingoiato troppi bocconi amari. Da questo punto di vista, il gruppo di Ventura è encomiabile. Mai in Serie B, nemmeno ai tempi di Colomba o Rossilandia, la Salernitana aveva ottenuto tre vittorie di fila in trasferta.
La zuccata di Djuric al 92esimo della sfida di Livorno ha regalato questo record ancora migliorabile (in carriera a Ventura è successo di vincerne anche 5 di partite esterne di fila, ai tempi del Pisa). Domenica il team dell’ippocampo dovrà misurarsi con una “delusa”: l’avvio di campionato del Frosinone è stato molto complicato (5 punti, una sola vittoria, 2 pareggi e 3 sconfitte) e, addirittura, c’è già chi chiede la testa di mister Nesta.
Facile immaginare, allora, che all’Arechi andrà in scena una vera e propria battaglia. Ma questo aspetto non sembra preoccupare Ventura: il tecnico ligure, infatti, pare abbia preparato i suoi sia a ragionare di fioretto (come successo col Pescara) che ad impugnare la sciabola (se ne sono avute diverse dimostrazioni).
E allora, archiviato il tour de force, recuperando un po’ di energie nervose oltre che fisiche (e magari anche almeno uno degli atleti infortunati, Jallow, quantomeno per la panchina), il trainer granata vorrebbe provare a tirare uno scherzetto al giovane collega per arrivare alla seconda sosta del torneo cadetto nelle migliori condizioni possibili.