Lo stop aveva riguardato gli esami diagnostici e le visite specialistiche di cardiologia, radiologia, medicina nucleare, radioterapia. Fino ad oggi, da un mese e mezzo, gli utenti hanno dovuto pagare di tasca propria l’intero importo della prestazione sanitaria richiesta, non potendo più usufruire delle convenzioni.
Per bypassare il problema molti si sono fatti inserire nelle liste d’attesa degli ambulatori pubblici. Dietro l’angolo, il rischio di un nuovo stop anticipato anche per questo trimestre a causa della mancanza di fondi