Le indagini, che hanno preso spunto dall’attività informativa svolta dai Carabinieri, sono consistite nell’escussione di persone informate sui fatti e nell’immediata esecuzione di intercettazioni ambientali e riprese video disposte dal P.M. all’interno dell’abitazione in cui si svolgeva l’attività illecita.
Le risultanze acquisite hanno fatto emergere, già dalle prime fasi dell’indagine, che l’anziana vittima, le cui ridotte facoltà cognitive non le hanno consentito di riferire l’accaduto ai propri ignari familiari, era costantemente soggetta a maltrattamenti da parte della propria badante convivente, consistite in ingiurie, minacce e percosse inferte a mani nude o mediante oggetti.
Tali forme di violenza fisica e psicologica scaturivano anche dalle oggettive incapacità e limitazioni di cui la vittima è sofferente a causa della patologia sofferta e dalla conseguente necessità, per la badante, di prestarle assistenza.
L’odierno servizio, svolto dai Carabinieri d’intesa con il P.M. titolare dell’indagine al fine di interrompere urgentemente le violenze perpetrate dall’arrestata, ha consentito ai militari operanti di sorprendere la badante nel compimento delle ennesime vessazioni e prestare alla vittima le necessarie cure sanitarie, affidandola successivamente ai familiari.