Se da un lato è vero che le attività di ricezione devono avere degli standard minimi di qualità con investimenti dedicati alla riqualificazione, c’è chi pensa, e la nostra associazione ne è la testimonianza, che l’ospitalità in genere debba necessariamente rappresentare un aspetto culturale individuale e collettivo e quindi partire dalla formazione professionale.
In primis il rispetto delle regole siano esse di carattere alberghiero e/o extralberghiero. Questo aspetto, fondamentale, deve esser accompagnato sempre da un adeguato percorso di formazione professionale.
I beni immateriali (come la disponibilità, la gentilezza, la cortesia, i sorrisi ecc) molto spesso sottovalutati ma che risultano essere l’arma in più di alcuni territori, devono condire la professionalità dei nostri operatoti del settore turistico. In una parola bisogna saper fare Accoglienza.
Bene l’interesse per le lingue, almeno l’Inglese ormai strumento indispensabile per il comparto e per le quali Confesercenti da sempre ha proposto e propone offerte competitive e di qualità con rilascio di certificato, ma anche attenzioni particolari verso tutte le professionalità che si rivolgono al settore turistico.
Siamo stata la prima associazione datoriale ad investire concretamente nel comparto turistico dell’accoglienza, attraverso i nostri dirigenti di Assoturismo, ed oggi chiediamo nell’ottica della crescita e del miglioramento strutturale, agli enti locali una spesa condivisa e concertata dei proventi derivanti dalla bed tax, che a nostro avviso devono essere reinvestiti interamente in termini di servizi da dedicare agli ospiti e per azioni di marketing e di promozione turistica di qualità, meglio se a carattere territoriale e strutturata all’estero nei Paesi Europei che storicamente amano questo territorio.
Una buona e consapevole ospitalità cittadina quindi non può prescindere dai concetti di accoglienza.
La città deve necessariamente crescere ancora sotto questo punto di vista cosi come tutta la nostra meravigliosa provincia per puntare e strutturare insieme alle amministrazioni locali ed alle imprese del settore una offerta competitiva e di qualità.
Ospitalità alberghiera ed extralberghiera non sono in competizione ma sono spesso un modo intelligente per fare sistema anche nei periodi di bassa e bassissima stagione, i sistemi possono e devono integrarsi e se puntano alla qualità avranno sicuramente soddisfatto le richieste da parte dei nostri ospiti.
Attraverso AIGO Confesercenti Provinciale, il sindacato verticale dedicato all’ospitalità extralberghiera che sta crescendo in ambito provinciale all’interno della nostra fitta rete di assoturismo provinciale Salerno, dichiara il nostro presidente Raffaele Esposito, dedichiamo da sempre tempo e risorse agli aspetti dell’accoglienza.
Il solo fatto di vivere in una provincia meravigliosa dal punto di vista paesaggistico e culturale con delle vere eccellenze, già patrimonio Unesco, non deve rallentare il nostro lavoro di dialogo e concertazione per puntare ad una offerta migliore per far si che si possano avere sempre di più territori appetibili anche in bassa stagione e non soltanto dedicata al turismo balneare che pure eccelle.
Mentre ragioniamo altre destinazioni nel bacino del mediterraneo ( Croazia, Montenegro, Albania) crescono e si propongono in maniera territorialmente appetibile.
Oggi, prosegue il Presidente, dobbiamo parlare sempre di più dei cosiddetti “Turismi” della possibilità di attrarre ospiti attraverso animazioni culturali, sportive, enogastronomiche di qualità e ricche delle vere tradizioni della nostra terra, ma anche incentivando le nicchie del turismo esperienziale, quelle che attirano giovani e meno giovani che vogliono godersi il soggiorno in un ambiente sano e sotto certi punti di vista ancora wild .
Attraverso una accoglienza ed una ospitalità di qualità dobbiamo far vivere i nostri territori, saperli raccontare e da qui gli aspetti fondamentali della formazione per migliorare se stessi e gli altri e trasformare i nostri operatori dell’accoglienza in veri ambasciatori delle nostre eccellenze.