La Gesema era preposta alla gestione di servizi pubblici essenziali quale la raccolta dei rifiuti e la manutenzione del patrimonio comunale. Per tale ragione era sottoposta al controllo analogo del Comune che esercitava sulla società poteri di controllo e gestione analoghi a quelli esercitati sugli altri uffici comunali.
Le indagini svolte dalla Guardia di Finanza – I Compagnia di Salerno e coordinate dal Sostituto Procuratore dott. Davide Palmieri – hanno evidenziato che fin dal 2010 la Gesema soffriva di una significativa erosione del capitale sociale dovuta precipuamente agli omessi pagamenti del Comune di Mercato San Severino.
In buona sostanza l’ente beneficiava dei servizi pubblici erogati della Gesema, scaricando su quest’ultima i costi dell’erogazione con conseguente accumulo di debiti, ma ometteva, in larga parte, il pagamento dei corrispettivi e l’attribuzione delle risorse necessarie a riportare in equilibrio il bilancio societario ed impiegava i fondi così risparmiati per finalità diverse, verosimilmente dirette alla visibilità e alla costruzione del consenso politico.
Il fallimento ha determinato l’omesso versamento di imposte, tasse e contributi con accumulo di un debito erariale pari a 2 milioni di euro.
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