«Utilizzo, da anni l’unica linea 83 (Scafati – Università) che collega il popoloso Agro Sarnese Nocerino (e zone vesuviane limitrofe) con il Campus Universitario.
Debbo segnalare che solo nella settimana in corso, in ben due occasioni, sono giunti i carabinieri, presso il terminal bus di Unisa, chiamati prontamente dagli autisti per intimare gli studenti a scendere dagli affollati mezzi, a causa dell’impossibilità di poter trasportare, nei tragitti autostradali persone in piedi.
Nelle ore pomeridiane, vi sono due corse per ogni ora, che risultano assolutamente insoddisfacenti rispetto a tutta l’utenza che ne deve fruire e considerati i limiti imposti dagli autisti in merito alla possibilità di portare persone in piedi. Ciò causa una calca notevole, spintoni e prevaricazioni tra gli studenti per poter accedere all’autobus per la paura di rimanere non seduti e quindi restare fuori, con pericolo anche di essere calpestati o investiti dall’autobus stesso.
Nel pomeriggio di ieri la corsa Unisa – Angri Crocifisso prevista per le ore 16:15, è potuta partire solo alle ore 17:00 a causa dei forti contrasti tra l’autista ed un gruppo di circa 20 studenti a cui è stato impedito di salire, con intervento dei Carabinieri. Ciò è accaduto anche nella giornata di lunedì 30 settembre dove la corsa delle ore 18:35 è partita con un ora di ritardo per le medesime ragioni, ed anche in tale circostanza sono intervenuti i Carabinieri.
Com’è noto l’Agro Sarnese Nocerino è territorio che accoglie complessivamente circa 250.000 persone ed il numero di studenti che quotidianamente raggiunge Unisa, appare, in proporzione, molto significativo e non trascurabile rispetto ad altre tratte (come quelle che servono la città capoluogo di Salerno). Molti studenti anche di primo mattino, vengono lasciati sugli stalli delle fermate non potendosi di fatto recare presso il Campus negli orari di avvio corsi e degli esami.
La situazione di disservizio reca estremo disagio, sia per la sostanza che per l’arroganza dei toni e del modo in cui la questione viene quotidianamente affrontata da BUSITALIA e dalla Regione Campania.
Di fatto il diritto allo studio si infrange di primo mattino, sulle strade dell’Agro Sarnese Nocerino, dove ad ogni fermata si annidano centinaia di studenti lasciati a piedi, insieme ai lavoratori ed alle lavoratrici di Unisa (chiamati, tra l’altro a dover rispettare un orario di servizio).
Non è possibile avvilire e intimare la minaccia di uso della forza pubblica, nei riguardi di giovani studenti (e dipendenti Unisa), che si impegnano quotidianamente a giungere nel nostro Campus per chiedere “sapere” e formazione.
Ciò non è assolutamente decoroso nei riguardi degli studenti e delle loro famiglie, e non è consono con il ruolo di prestigio che l’Ateneo ha assunto nelle classifiche nazionali ed internazionali, rischiando di vanificare il grande impegno con cui il personale docente ricercatore e le unità amministrative quotidianamente profondono per il perseguimento di obiettivi di crescita comune, che hanno consentito all’Ateneo di crescere e di divenire una prestigiosa realtà nella Regione Campania.
Con questa mia comunicazione – tenuto conto del fallimento complessivo, per loro stessa ammissione, del servizio erogato dall’Azienda BUSITALIA, presso la linea universitaria indicata – invito l’Ateneo e gli Enti Preposti, a valutare l’opportunità di continuare a concedere, per il territorio dell’Agro Sarnese Nocerino, il monopolio a tale azienda nell’erogazione dei servizi di trasporto pubblico».
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