Melissa era alla lavagna a svolgere un esercizio di verifica di matematica quando ha appoggiato la mano al muro e ha abbassato la testa. Poi all’improvviso è caduta a terra, priva di sensi. Nessuno, fino all’arrivo dei sanitari del 118, si è reso conto che la ragazza era già morta. I soccorritori hanno provato a rianimarla per oltre trenta minuti, ma nulla. I loro disperati tentativi sono risultati vani. Tutto ciò mentre i suoi compagni di classe, una terza dell’indirizzo scienze applicate del liceo scientifico Da Vinci di Salerno, sono stati portati fuori dalla professoressa.
Prima della tragedia – scrive Il Mattino – Melissa era allegra e gioiosa come sempre. Il giorno prima, assieme alle sue amiche era stata allo stadio Arechi a vedere la Salernitana, la sua squadra del cuore. Era tornata un po’ amareggiata per via del pari beffa al 95esimo.
È stata la vicepreside del Da Vinci, Pina Masturzo, a raccontare alla polizia ciò che le avevano detto alcune amiche di Melissa, ovvero che nei giorni scorsi aveva avuto dei malori a casa. Anche per questo, forse, in un primo momento hanno tutti pensato soltanto ad un lieve malessere, ad uno svenimento, non utilizzando il defibrillatore in dotazione alla scuola.
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