Si tratta di un affresco che raffigura due gladiatori al termine di un combattimento. Si riconoscono dalle armature differenti: a sinistra un “Mirmillone” impugna l’arma di offesa, il gladium, un grande scudo rettangolare e veste un elmo con visiera con pennacchi, il cimiero.
A destra un “Trace”, in posizione soccombente, con lo scudo a terra, l’elmo a tesa larga sormontato da un alto cimiero. La rappresentazione delle ferite è estremamente realistica, il sangue scorre e bagna i gambali.
L’ affresco misura circa 1 metro e 10 per 1 metro e mezzo ed è stato rinvenuto tra il Vicolo dei Balconi e il vicolo delle Nozze d Argento, era collocato nel sottoscala, forse di una bottega: si intravede l impronta della scala lignea, forse decorava un ambiente frequentato da gladiatori, forse una bettola con un piano superiore.
La scoperta è avvenuta nel quadro della messa in sicurezza dei fronti di scavo di questa zona, il cantiere della Regio V. E Pompei continua ad ammaliare, riemergendo ogni volta dal passato con i suoi duemila anni di storia, come se fosse ieri.
fonte IlTempo.it