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Bimbo nato morto a Battipaglia: indagati due medici

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Per il piccolo dato alla luce morto e senza assistenza da parte del personale medico, due dipendenti del “Santa Maria della Speranza” sono stati iscritti nel registro degli indagati. L’avviso di garanzia, firmato dal sostituto procuratore Maria Benincasa, è stato notificato ad un ginecologo e, ad una ostetrica del plesso ospedaliero del centro capofila della Piana del Sele. Lo scrive il quotidiano Le Cronache oggi in edicola e tra i primi a dare la notizia di quanto accaduto a Battipaglia.

L’inchiesta riguarda il parto di una donna 40enne residente a Montecorvino Rovella che a fine settembre ha partorito un feto morto. La donna, qualche giorno dopo il parto, appena è stata dimessa, ha varcato la soglia del commissariato di pubblica sicurezza di Battipaglia ed ha sporto denuncia asserendo addirittura di aver partorito senza assistenza sanitaria e con l’aiuto di una gestante che era nella sua stessa stanza in ospedale.

Il parto è avvenuto lo scorso 27 settembre qualche ora dopo che la donna è giunta al pronto soccorso dell’ospedale di Battipaglia e poi è stata ricoverata. La signora ha riferito agli investigatori di essere alla trentatreesima settimana di gestazione quando ha partorito il feto morto, ma anche questa è una circostanza che deve essere verificata dagli investigatori e dal medico legale incaricato per effettuare gli accertamenti clinici.

Il feto è stato posto sotto sequestro ed è stato trasferito all’obitorio dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli dove nei prossimi giorni il medico legale, nominato dal magistrato inquirente, deve effettuare una serie di analisi anatomopatologiche.

Gli investigatori sono a lavoro per appurare in primis se davvero la donna ha partorito, come riferito agli inquirenti, senza assistenza sanitaria e altri dettagli importanti.

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