Nella denuncia dei cittadini vi era indicato che lo stato di malessere derivante da questi miasmi, sarebbero provenuti anche dalle zone periferiche e dai limitrofi Comuni di Baronissi e Pellezzano, invitando gli uffici tecnici di questi enti e il comando di polizia municipale – nucleo ambientale, di valutare se quanto denunciato potrebbe derivare dalle attività produttive delle fonderie Pisano.
Nel dare riscontro a questo invito, dove viene chiamato in causa anche il Comune di Pellezzano, il Primo Cittadino ha ritenuto necessario evidenziare “come i rilievi in esso contenuti mal si conciliano con gli interventi e le soluzioni prospettate, inidonee alla risoluzione delle problematiche sollevate da taluni cittadini e finanche alla individuazione delle cause di un fenomeno la cui ricerca, se dovesse essere imputato alle Fonderie Pisano, non può essere delegata agli uffici dei Comuni limitrofi sulla scorta di un criterio di competenza territoriale insuscettibile di applicazione nella vicenda ormai nota”.
Secondo il Sindaco Morra, che si è fatto anche promotore della seguente proposta, “sarebbe stato preferibile pervenire alla organizzazione di un tavolo istituzionale di confronto che coinvolga ed involga ciascuno degli Enti interessati e non meno le autorità e gli organi deputati sul piano scientifico e giudiziario allo studio dei fenomeni evidenziati e al perseguimento dei responsabili di eventuali condotte illecite perpetrate”.
In ultimo, secondo quanto esposto dal Sindaco Morra, “le reiterate sollecitazioni dei cittadini meriterebbero – in quanto direttamente connesse alla tutela dell’integrità della salute di ciascuno di essi – l’assunzione di atti e provvedimenti che siano in concreto capaci di offrire delle risposte e di condurre, se del caso, alla soluzione della problematica e/o al contenimento degli effetti”. Il Comune di Pellezzano ha ribadito la propria disponibilità a coordinare gli interventi necessari al confronto istituzionale auspicato per la risoluzione della nota vicenda.