A quanto pare non si sente fuor d’acqua più di tanto. Anzi. E’ un pesce che fuori da stagni, fiumi e altri specchi d’acqua dolce, riesce a muoversi strisciando e respirando senza alcun problema. Negli Stati Uniti d’America è caccia grossa contro di lui (animale ‘alieno’, non del posto, che mette a rischio la fauna indigena) tanto che il Dipartimento delle risorse naturali della Georgia ha dato istruzioni chiare per ogni residente che si imbatte davanti a lui: va ucciso immediatamente.
Il pesce serpente è originario di Manciuria e Cina Orientale. Negli Stati Uniti ha trovato aree dove riprodursi e dove sta mettendo in pericolo gli altri animali presenti negli habitat che ha deciso di coloniozzare. Mancando un suo predatore, è diventato particolarmente aggressivo rispetto agli altri pesci, nativi del posto, e che si trasformano in sue prede.
L’ultimo ritrovamento, riporta l’edizione online del New York Times, è avvenuto la scorsa settimana nella contea di Gwinnett.
Il pesce serpente è stato abituato a vivere in acque poco ossigenate. Per questo ha sviluppato un organo sopra le sue stesse branchie, che gli permette di respirare l’aria. Così si trova a salire periodicamente a galla. Può restare anche alcuni giorni fuori dall’acqua.
“Questi pesci sono come qualcosa di un brutto film dell’orrore”, aveva detto il segretario degli Interni Gale Norton nel 2002, quando propose di vietare l’importazione e il trasporto di questo pesce, vivo. Nonostante il divieto, comunque, l’animale sembra presente in 15 Stati americani. Tra questi, l’Arkansas, dove veniva abitualmente allevato per scopi alimentari. E’ stato anche un pesce d’acquario molto popolare, ma poi diventato difficile da mantenere a causa della sua aggressività.
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