Le indagini condotte dalla DIA, integrate dalle risultanze delle intercettazioni telefoniche ed ambientali eseguite nell’estate-autunno 2018, corroborate dalle dichiarazioni di persone informate e dall’analisi di materiale multimediale (chat whatsApp) hanno permesso di ricostruire le minaccia e le intimidazioni che i due avevano commesso nei confronti della vittima, avvalendosi di modalità tipicamente camorristiche in ragione della loro organicità al clan De Feo (operante a Bellizzi, Battipaglia e comuni limitrofi).
Il provvedimento cautelare si inserisce nel più ampio contesto investigativo emerso con gli arresti dello scorso aprile che ha documentato l’esistenza e l’operatività nella Piana del Sele del Clan De Feo e delle relative attività delittuose finalizzate al controllo del territorio ed al taglieggiamento di esercenti locali.