Nel frattempo Dario Vassallo continua nella sua battaglia alla ricerca di risposte: “È un passaggio importante per arrivare alla verità e la Commissione antimafia può fare molto. Cerchiamo la Verità perché la nostra storia ce lo impone”, le parole scandite da Dario Vassallo.
“Nostro nonno, Angelo, all’età di diciotto anni era al fronte, in trincea, durante la Grande Guerra, era alpino, e in tempo di guerra tornò vivo. Nostro padre, Antonio, sommergibilista, durante la seconda guerra mondiale per tre anni passò più tempo sotto acqua che sulla terra ferma, e in tempo di guerra tornò vivo.
Nostro fratello Angelo, il sindaco pescatore di Pollica, faceva il sindaco ed in tempo di pace è stato ucciso”, ricorda il presidente della Fondazione.
“Cercare la verità è nostro dovere, lo dobbiamo ai tanti che sono morti per questo Paese, ma lo dobbiamo anche per dare dignità ad un popolo di onesti che non si è mai arreso”, conclude Dario Vassallo.