Questa la sua risposta:
“Sono giorni molto impegnativi, quasi interamente dedicati alla risoluzione del problema della gestione dei rifiuti e quindi alla risoluzione del problema dei miasmi, degli incendi e di tutte le conseguenze che la situazione attuale comporta. È disarmante vedere e sentire voci di dissenso basate su fatti inventati di sana pianta, fra cui quello della già prevista localizzazione dell’impianto.
Sul dato specifico tengo a precisare che lo scorso luglio, come da prassi, è stata inviata una bozza di ipotesi progettuale per chiedere la disponibilità a finanziare l’ecodistretto. Tale bozza prevede, come molti dovrebbero sapere, un’idea, e sottolineo un’idea, da cui partire per realizzare l’opera. Il tutto alla luce del sole e con documenti accessibili a chiunque.
Chi oggi sostiene il contrario, ovvero che la localizzazione sia stata prevista e non solo ipotizzata, seguendo peraltro un iter imposto a livello sovracomunale, conferma la propria volontà ad esasperare i toni e strumentalizzare le situazioni. A loro ed alla popolazione tutta dico: io non mento alla mia Città e confermo che la scelta dell’area verrà stabilità e valutata da esperti, con il supporto della Regione, in un momento successivo e secondo criteri oggettivi, non barattabili.
A questi signori, e a quanti concedono loro tutta questa straordinaria visibilità, riferisco invece:
1) o non conoscete l’italiano e quindi la differenza tra un’ipotesi progettuale e un progetto sottoscritto ed approvato;
2) oppure, come io inizio a immaginare, siete mossi da altro tipo di interesse, che tuttavia non mi tange e riguarda. Da anni ormai, sono perseguitato e offeso da fake news, che piuttosto che indebolirmi rafforzano i miei buoni propositi e le mie grandi prospettive per questa Città.
Io ho un solo obiettivo: rendere i rifiuti non più un’emergenza ma un’opportunità concreta non per i cialtroni o i camorristi, ma per la mia comunità”.