Sarebbe stata proprio l’opera metallica, alta poco meno di un metro, ad aver attirato il fulmine, come avvenuto in passato.
Essendo un ottimo conduttore, le scariche elettriche sono attratte dal metallo. Quindi si è immaginato di sostituire la croce in ferro, che non ha valenza storica perché apposta agli inizi del secolo scorso, con un’altra, identica, di diverso materiale. La scelta è tra la ghisa e la fibra di carbonio. Bisognerà attendere le fasi di realizzazione sul calco dell’originale prima di poterla collocare sul pilastrino in cima all’ex cattedrale.
Fonte Il Vescovado