Ad aggiudicarsi la Borsa di Studio di 20mila euro messa a bando dall’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno è stato Rocky Strollo, 34 anni, endocrinologo e diabetologo, professore di seconda fascia presso il Campus Biomedico di Roma, iscritto dal 2009 all’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della provincia di Salerno. Il suo progetto di ricerca, che sarà finanziato con due erogazioni da 10mila euro ciascuna, ha convinto la commissione giudicatrice, affermandosi su quelli presentati dai suoi colleghi Vincenzo Prisco, Roberto Cuomo e Elia Guadagno, gli altri finalisti (gli idonei, dopo una prima scrematura, erano stati 17) a cui vanno le borse di studio minori, rispettivamente di duemila, millecinquecento e mille euro.
La proclamazione del vincitore del concorso è arrivata al termine dell’importantissimo convegno scientifico su “L’onere della scelta. Scienze, etica e economia dell’allocazione delle risorse nelle cure mediche” che, per tutta la giornata, ha visto alternarsi, al Centro Congressi del Grand Hotel Salerno, personalità di primissimo piano a livello internazionale del mondo scientifico. “Il dibattito sulle risorse sanitarie – ha affermato nel suo intervento introduttivo il presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri della provincia di Salerno, Giovanni D’Angelo – è indissolubilmente legato alla lotta tra le due linee di pensiero concorrenti nella società moderna: una basata su una visione del mondo individualista, per la quale l’assistenza sanitaria non è un diritto, ma un privilegio e l’altra su una visione secondo la quale l’assistenza sanitaria rientra tra i diritti inalienabili dell’uomo. I sostenitori della prima linea, ritengono che l’assistenza sanitaria debba essere semplicemente un’industria, basata sul profitto. Martin Luther King jr, però, scrisse che di tutte le forme di disuguaglianza, l’ingiustizia nell’assistenza sanitaria è la più scioccante e disumana”.
Di questo tema delicatissimo (secondo le stime dell’Oms è in costante crescita, nel mondo occidentale, il numero di coloro i quali, per ragioni economiche, rinunciano a curarsi) l’Ordine salernitano ha chiamato a discutere i massimi esperti a livello mondiale. Di grande rilievo e suggestione la relazione di Mona Fouad, dell’Università dell’Alabama (Usa), la quale ha presentato i risultati di una ricerca dell’Oms che dimostra come, “a prescindere da etnia e regione geografica, tra gli individui con reddito e livello di istruzione bassi sono presenti tassi più elevati di malattie croniche rispetto a individui con reddito e livello di istruzione più elevati. Oltre a influenzare lo stile di vita di un individuo, i determinanti sociali influenzano anche l’utilizzo dei servizi sanitari. Scarsa fiducia, accesso limitato ai servizi sanitari e scarse conoscenze nel campo della salute sono tutti fattori che influiscono sulla fruibilità delle cure da parte di determinati settori della popolazione”. Di grande rilievo scientifico anche tutti gli altri interventi che hanno animato le tre sessioni in cui è stata articolata la discussione, di Paola Adinolfi, Raffaele Calabrò, William T. Cefalu, Claudio D’Amario, Immaculata De Vivo, Amelia Filippelli, Filippo Graziani, Ranieri Guerra, Margaret E. Kruk, Claudio Liguori, Chiara Mannelli, Attilio Maurano, Lucio Miele, Antonio Postiglione, Stephen Sodeke, Ariel D. Stern, Carmine Vecchione.