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L’autista con lo scooter sull’autobus «Mi serviva per ritornare a casa»

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Aveva fretta di andare a casa e non sapeva come tornare a prendere la moto, per questo l’autista di Roma Tpl ha deciso di caricare il proprio scooter a bordo dell’autobus e di portarlo con sé sino a deposito via della Maglianella.

A fornire la spiegazione è proprio lui che dopo quanto accaduto è stato sospeso in via cautelativa, ma potrebbe rischiare anche il posto oltre a una denuncia per interruzione di pubblico servizio e peculato. La vicenda avvenuta venerdì 18 ottobre ha indignato non poco i cittadini romani e lo stesso Campidoglio che attraverso l’assessore ai Trasporti Pietro Calabrese ha invitato i vertici della società ad avviare un’indagine interna.

L’autista sotto inchiesta però si difende: “Non ho ricevuto il cambio, ero a fine turno e non certo per colpa mia – ha spiegato – mi hanno ordinato di riportare il bus al deposito in via della Maglianella.

Avevo fretta, però, e soprattutto: chi mi avrebbe riportato a Monteverde a riprendere la moto?”. Da qui la decisione di caricare il proprio scooter Honda Silver Wing 400 a bordo del bus della linea 982 davanti agli occhi attoniti dei passeggeri alcuni dei quali non sono riusciti a salire sull’autobus.

Mentre sarebbe stata respinta l’accusa secondo la quale l’autista avrebbe addirittura fatto scendere alcuni passeggeri per far posto allo scooter: “Non è vero che ho fatto scendere i passeggeri, ho solo detto loro che la vettura non sarebbe partita e che ne avrebbero mandata un’altra, visto che il collega che avrebbe dovuto darmi il cambio ha comunicato che era malato solo all’ultimo momento”, le parole del conducente.

A questo punto l’autobus sarebbe ripartito in direzione del deposito per lasciare il bus e tornare a casa con il proprio scooter. Una decisione che ora, nonostante le parole di difesa dei colleghi, potrebbe costargli il posto di lavoro.

Fonte Fanpage.it

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