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Salerno: “Ridiamo dignità al campo di Sant’Eustachio”

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Riaprite il campo “24 maggio 1999”. A lanciare l’appello i giovani della Zona Orientale Rubgy – associazione Sportiva Dilettantistica ufficialmente riconosciuta ed affiliata alla Federazione Italiana Rugby e al Coni che ha l’obiettivo lo sviluppo e la diffusione di attività sportive connesse alla disciplina del rugby, intese come mezzo di formazione psicofisica e morale dei soci e degli atleti – che lancia un’operazione di riqulificazione del campo di Sant’Eustacchio in programma questo pomeriggio.

Il campo “24 maggio 1999” è ormai abbandonato da circa 3 anni e, oggi, si trova in uno stato di abbandono. Da qui la scelta dei ragazzi della squadra di rugby Zona Orientale che ha deciso di recuperare l’area. I membri della squadra hanno infatti lanciato un appello alla cittadinanza affinché prendano parte alla giornata di riqualificazione, pulizia e manutenzione collettiva dell’impianto, in programma questo pomeriggio, a partire dalle ore 16.

Facendo propri i valori dello sport popolare, che guarda alla riappropriazione degli spazi come motore di rigenerazione urbana e aggregazione sociale, la Zona Orientale si è battuta per restituire alla comunità un luogo strappato all’incuria e ripristinarne la fruibilità per tutte e tutti i cittadini.

Dopo la riqualificazione l’impianto sarà a disposizione delle attività sportive rivolte soprattutto ai bambini del quartiere Sant’Eustachio «Per troppo tempo, infatti, il campo è rimasto inutilizzato, versando sempre più in stato di degrado e abbandono, diventando causa di disagio per i tanti residenti», hanno dichiarato i ragazzi della Zona Orientale secondo cui, dopo un lungo confronto con l’amministrazione comunale di Salerno, la parrocchia di Sant’Eustachio Martire, retta da Don Nello Senatore, è riuscita ad ottenere in concessione a scopi sociali la gestione dell’impianto, affiancata in tale compito dal sodalizio rugbistico salernitano, che fin dalla sua fondazione, avvenuta nel 2015, ha puntato sulla struttura per sviluppare le sue attività, come il minirugby, e radicarsi in un quartiere periferico complesso, da rilanciare e ravvivare con i colori e i valori di uno sport come il rugby.

Fonte Le Cronache

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