Il rapporto che lega cultura e sviluppo dei territori è al centro delle riflessioni di Ravello Lab 2019, che da quattordici anni continua a rappresentare un riferimento per l’elaborazione delle politiche di sviluppo territoriale a base culturale.
Promosso da Federculture e dal Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali, l’appuntamento di Ravello, giunto alla 14esima edizione, si svolgerà a Villa Rufolo dal 24 al 26 ottobre. Tre giorni in cui si terrà conto dei principali documenti di policy delle Istituzioni internazionali impegnate a tutelare e valorizzare le risorse culturali, partendo dal diritto dei cittadini alla partecipazione culturale.
Inoltre si rinnoverà l’impegno dei Colloqui di Ravello, quello cioè di declinare le Convenzioni Internazionali dell’UNESCO sul patrimonio materiale e immateriale con la Convenzione-quadro del Consiglio d’Europa sul valore dell’eredità culturale per la società, in rapporto con la Nuova Agenda per la Cultura della Commissione Europea, per trarre proposte concrete di politica pubblica a sostegno della partecipazione dei cittadini all’esperienza culturale. In questa prospettiva, cresce l’attenzione alle forme di Partenariato Pubblico-Privato e all’organizzazione dell’offerta culturale, sempre più orientata all’impresa culturale la cui specificità richiede metodi innovativi di valutazione quali-quantitative delle prestazioni offerte.
Programma
I lavori si svolgeranno a partire da giovedì 24 ottobre. A inaugurare i colloqui internazionali (ore 15,00) il direttore di Federculture Claudio Bocci (consigliere delegato del Comitato Ravello Lab), il presidente del Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali Alfonso Andria, il sindaco di Ravello Salvatore Di Martino. Seguirà la tavola rotonda sul tema “Dalla Convenzione di Faro alla Carta di Siena: il cultural heritage e la comunità di paesaggio”, coordinata da Maurizio Di Stefano. Al termine, la cerimonia di conferimento del Premio Nazionale “Patrimoni Viventi” per la valorizzazione del patrimonio culturale materiale e immateriale.
Come ogni anno è invitato un ristretto gruppo interdisciplinare di panelist che si confronterà su due tematiche fortemente interconnesse, in grado di favorire lo sviluppo locale a base culturale: “Strumenti e Metodi di Partenariato Pubblico-privato per la valorizzazione delle risorse culturali” e “Valutazione delle performance economiche e sociali dell’offerta culturale”.
L’intera giornata di venerdì sarà dedicata ai panel 1 e 2, in sessioni parallele a partire dalle 9,00. Sabato 26, dopo la presentazione dei risultati dei due panels, la tavola rotonda conclusiva.
Il Metodo di Lavoro
Il diffuso consenso sull’utilità di Ravello Lab deriva da una chiara visione strategica delle sue finalità e dalla partecipazione di Amministratori, Studiosi ed Operatori italiani ed europei, chiamati a fornire un contributo di analisi e di proposte basate su esperienze concrete.
I lavori sono predisposti attraverso la produzione di un’appropriata documentazione relativa ai temi in discussione durante le giornate di Ravello (background paper) e che, recapitati con anticipo ai partecipanti ai Colloqui Internazionali, costituiscono la base concettuale per l’analisi delle questioni aperte e delle proposte operative. Le Raccomandazioni di Ravello Lab costituiscono il prodotto conclusivo di ciascuna edizione e, opportunamente diffuse, hanno l’ambizione di contribuire a definire una nuova agenda politica dei diversi livelli istituzionali chiamati a sviluppare innovative politiche pubbliche di sviluppo centrate sulla cultura e sulle industrie creative.
Il Partenariato
Ravello Lab, sin dalla sua prima edizione, beneficia del patrocinio del Segretariato Generale del Consiglio d’Europa, dell’Ufficio di Rappresentanza italiana della Commissione Europea, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali ed il Turismo, di Confindustria, della Fondazione Scuola del Patrimonio del Mibact, di Unioncamere Campania, della Camera di Commercio di Salerno e di numerose altre Istituzioni.
Anche per il 2019 Ravello Lab è stato insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica, come avvenuto per il 2016, 2017 e 2018.