Posizione da sempre sostenuta dalla Cia – Agricoltori Italiani, che attraverso la sua associazione delle strutture agrituristiche -Turismo Verde – ha svolto in questi anni una forte azione di sensibilizzazione a favore della distintività tra l’agriturismo quale espressione tipica della multifunzionalità e multimedialità dell ’impresa agricola.
La Sentenza pone fine ad una lunga querelle che ha visto le imprese agrituristiche dover sopportare il pagamento di un tributo in misura non equa rispetto alla sua specifica condizione che diverge sostanzialmente da quella della ricettività tradizionale; infatti solo pochi Comuni hanno ritenuto di dover prevedere una specifica tariffa comunale nell’apposito regolamento comunale, che classificasse adeguatamente le strutture agrituristiche.
A seguito della pronuncia dei Supremi Giudici Amministrativi, la Cia di Salerno chiede ai Sindaci, che non l’avessero ancora fatto, una revisione del Regolamento comunale in materia TARI, finalizzato ad uniformarsi alla sentenza e a prevedere, quindi, una specifica tariffa riservata all’attività agrituristica, da collocare nell’alveo del generale perimetro delle attività agricole.