Site icon Salernonotizie.it

Salerno: Sabato Pecoraro è il Presidente Nazionale della Fenailp

Stampa
Sabato Pecoraro è il Presidente Nazionale della Fenailp, Pecoraro è stato  eletto , ieri per acclamazione,  nell’ultima giornata del Congresso che si è tenuto presso l’Hotel Mediterranea di Salerno ed al quale hanno partecipato i Delegati eletti dalle Federazioni Provinciali, i Delegati delle Associazioni Nazionali aderenti, e gli iscritti onorari, provenienti da tutte le Provincie Italiane.

La Giunta , che resterà in carica , come da statuto per i prossimi 5 anni , ed affiancherà il Presidente Pecoraro, è composta dal Segretario Generale  Mario Arciuolo dai Consiglieri :  Cosimo Rubes di Brindisi, Sebastiano Coco di Catania e Oronzo Rifino di Bari.

Pecoraro già Presidente Provinciale della Fenailp della Provincia di Salerno , è, Presidente del Consorzio Qualità Salerno del Centro Agroalimentare di Salerno nato nel 2000 per la tutela , la promozione e la commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli .

“La FENAILP, Federazione Nazionale Autonoma degli Imprenditori e Liberi Professionisti –  ha affermato Pecoraro nel ringraziamento rivolto ai delegati –  programmerà la propria azione nel  rispetto delle regole di comportamento alle quali faranno riferimento gli associati e le associazioni aderenti: osservanza delle Leggi dello Stato , rispetto e promozione dei diritti e degli interessi legittimi dei consumatori e delle altre controparti, partecipazione attiva e costruttiva degli associati alla vita della Federazione .

Un progetto che all’apparenza ha molti punti in comune con tutte le altre associazioni di categoria ma che noi riteniamo sia, invece, innovativo con un percorso condiviso con tante realtà regionali diverse e uniche per le loro specificità territoriali.

La nostra sarà la voce delle “imprese” che vivono con intensità i cambiamenti del territorio e le dinamiche collettive, perché il territorio è, per le nostre imprese, il fattore produttivo che le caratterizza.”

“ Le Imprese che rappresentiamo – continua Pecoraro – devono dare il loro contributo giocando un ruolo chiave nello sviluppo del territorio  facendo squadra con le Amministrazioni Comunali che da parte loro, dovranno porre in essere tutta una serie di politiche atte a sviluppare il terziario, agevolando i consumi e le imprese, tutelando un mercato sano e libero di crescere in modo equilibrato.

La nostra Federazione dovrà impegnarsi per promuovere la “ destinazione Italia” sui mercati internazionali , dovrà supportare la domanda internazionale interloquendo con i territori per procurare e distribuire loro il business.

Un percorso che dovremo condividere facendo promozione, comunicazione, educational e operazioni di ricerca del business. E’ una sfida impegnativa ma che sarà fondamentale, saremo una realtà concreta e che porteremo sui tavoli istituzionali per ottenerne il supporto.”

In tale ottica sabato si è tenuto un Convegno sul tema “ PMI e Sviluppo del Made in Italy ( Food Safety e Blockchain) con autorevoli Relatori , l ’Avv. Francesco Aversano , Avvocato esperto in Diritto Agro-Alimentare, il Dr. Maurizio Ribezzo ,  Medico Veterinario esperto in Agri-Food Blockchain, la Dr.ssa Maria Manuela Basso , Consigliere Ordine dei Tecnologi Alimentari Campania e Lazio, il Dr. Franco Maria Ricci, Presidente Federazione Italiana Sommelier. Le conclusioni sono  state affidate al Dr. Fabio Fiorbianco Dirigente Ufficio Sanzioni dell’ICQRF di Roma. Il dibattito è stato moderato dal  Giornalista Rai TG1 , Paolo Di Giannantonio.

“Il brand Paese Italia, ha dichiarato il Presidente Pecoraro,  identificato con il “ Made in Italy è spesso utilizzato in molti settore e se partiamo dall’alimentare , tutti sappiamo che qualsiasi prodotto con la scritta made in italy riceve da parte dei consumatori internazionali una particolare attenzione e da qui nascono le frodi con l’utilizzo di immagini, marchi e denominazioni che evocano l’Italia al fine di commercializzare prodotti che non sono riconducibili in alcun modo al nostro Paese.

Sappiamo tutti che molti Paesi promuovono la qualità dei propri prodotti alimentari sfatando così il mito del “cibo di qualità” come appannaggio esclusivo dell’Italia.

C’è un  possibile rischio che l’Italia perda competitività e per questo che abbiamo deciso di affrontare questo argomento che interessa le imprese che noi ci onoriamo di rappresentare.”

Exit mobile version