Francesco Volpe è tra i massimi esperti di storia del territorio cilentano, già docente di Storia moderna e Storia sociale presso l’Università degli Studi di Salerno.
“Il Fascismo tra conservazione e rivoluzione” non è un semplice lavoro basato su un importante momento della storia italiana ma un testo che ne discerne alcuni aspetti fino ad ora poco attenzionati dalla cultura di massa. Ideologie sulle quali si è basato l’intero sistema fascismo, movimento politico fondato da Benito Mussolini nel 1919, per trasformarsi in partito politico nel 1921 e in regime l’anno successivo, inizio del Ventennio. Idee che contenevano, inevitabilmente, germi del futuro.
Figura centrale su cui si basa l’opera di Volpe è Giuseppe Bottai, uomo politico fondamentale nella storia del Fascismo, fattivamente attivo nella nascita dei Fasci Italiani di Combattimento. Aspetti di carattere economico, sociale e culturale che influenzarono il tempo, prime avvisaglie di epocale cambiamento per la storia mondiale.
Se ne parlerà approfonditamente sabato, laddove il filoso napoletano Vico venne ammaliato dall’aria, dalla vista, dall’ottimo sito”, dalla “perfettissima aria” e dove trovò l’ispirazione per la “Scienza Nuova”.
«Continuano gli appuntamenti culturali della nostra Fondazione – spiega il presidente onorario – col professor Volpe si aggiunge grande qualità ad un già complesso mosaico costruito negli anni. Parleremo di fascismo con uno sguardo e un approccio diversi, lontani dai canoni a cui siamo stati abituati anche per averne una lettura nuova e maggiormente efficace»
Dello stesso avviso è il direttore del Flag: «Inutile ribadire il ruolo della Storia nella formazione di ogni individuo – sottolinea – in particolare di quella che è a noi prossima proprio come l’argomento di cui parleremo col professor Volpe. Un viaggio nel passato con una macchina del tempo del tutto innovativa».
L’appuntamento con la presentazione del libro “Fascismo tra conservazione e rivoluzione” di Francesco Volpe è per sabato 26 ottobre alle ore 18.00 a Vatolla.