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Vietri sul Mare: sabato 26 ottobre si inaugura il Monumento Potlatch

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Sabato 26 ottobre, alle 16.30, verrà inaugurata la grande nuova installazione a mosaico ceramico “a spezzato” sui muri accanto all’ingresso del vettore meccanico, un intervento che segnerà l’ingresso alla città di Vietri sul Mare e l’accesso alla strada per la Costa d’Amalfi, Patrimonio dell’Umanità.

Una collocazione straordinaria e privilegiata, che ha indotto l’Amministrazione Comunale a promuovere un progetto d’immagine urbana assolutamente innovativo da diversi punti di vista. «Impreziosiamo – spiega il sindaco Giovanni De Simone – l’ingresso di Vietri sul Mare, con una vera e propria opera d’arte. Ci abbiamo lavorato tanto ed ora questo mosaico diventa realtà».

Si tratta di un’opera collettiva: tutti i pezzi che la compongono sono infatti stati donati da artieri, imprenditori e collezionisti vietresi, italiani ed esteri. E tutti, tranne che in un caso, sono stati frantumati prima di essere posati. Ci si è ispirati a un rito tribale, quello del Potlatch, che consisteva nella rinuncia a beni individuali a favore della coesione e della fortuna di una comunità intera.

Un’azione sovente in passato teorizzata, ma non praticata, da alcune avanguardie artistiche. «Ringrazio Enzo Biffi Gentili – spiega, invece, il delegato alla ceramica Daniele Benincasa – così come ringrazio i tanti artisti che hanno preso parte a questo esperimento artistico così innovativo e così bello. Una novità per Vietri sul Mare».

Sulla base vincolante dei materiali liberamente offerti alcuni specialisti come Enzo Biffi Gentili, ideatore del progetto e direttore artistico del Premio Internazionale “Viaggio attraverso la Ceramica”, manifestazione della quale si celebra il Ventennale; gli architetti Giancarlo Solimene e Daniela Scalese; la designer grafica Silvia Virgillo; l’impresa D.R. Costruzioni e alcuni artieri vietresi tra i quali il Maestro d’Arte e Mestiere Franco Raimondi hanno elaborato e attuato il piano di posa.

«Siamo certi – dice l’assessore al turismo, cultura, spettacolo e comunicazione Antonello Capozzolo – che questa eccezionale opera sarà attrattiva per il turismo e per quanti scelgono Vietri sul Mare proprio per le sue ceramiche e per la sua tradizione artistica». L’installazione finale è anche un esempio, raro, di grande segnaletica urbana, funzionale alla rappresentazione complessiva e democratica del genio del luogo, e all’orientamento di turisti e visitatori.

Un percorso progettuale originale che è stato illustrato, e apprezzato, al recente convegno “Né Arte né Design”, tenuto il 23 settembre 2019 nel Salone d’Onore della Triennale di Milano. L’intervento è siglato dalla posa di uno storico artefatto vascolare, integro, di Guido Gambone (Montella, Avellino 1909-Firenze 1969), del quale quest’anno ricorre il Cinquantenario della morte. Un omaggio che era un atto dovuto.

Perché Gambone è stato il più importante artiere attivo a Vietri nel XX secolo, di fama internazionale, e vincitore di ben cinque edizioni del più importante concorso al mondo nell’arte fittile, il Premio Faenza, un record che resiste tuttora.

Il vaso proviene dalla collezione privata di Enzo Biffi Gentili, che ne ha voluto far dono a Vietri sul Mare. La sua decorazione, i tentacoli di un polipo, riprende un tema tipico, sin dall’antichità, della ceramica mediterranea -basti pensare alla civiltà minoico-cretese- e che è stato affrontato nel 900 e oltre da altri illustri ceramisti italiani, compresi diversi artieri vietresi.

Ed è mirabile la sua tecnica esecutiva: la crosta vetrosa è stata fatta sobbollire ad arte da Gambone per creare effetti di “ventose”. Il vaso verrà collocato in una nicchia a parete, allusiva alle edicole murarie che ospitano immagini sacre. Ma va notato che diversi settori di questa nuova maiuscola decorazione urbana rammentano pareti di ex-voto, sacri o esecrandi che siano.

E vedono convivere frantumi di opere di eminenti maestri come Antonia Campi, Silvia Zotta, Susan Loewenherz, purtroppo scomparse, di Manuel Cargaleiro per altri protagonisti del “Viaggio attraverso la Ceramica”, accanto a quelle di altri colleghi di varie generazioni e città della ceramica: i fratelli Liguori, Raffaele Falcone, Ferdinando Vassallo, Sandro Mautone, Torido Mazzotti d’Albisola, sono per citarne alcuni. E poi molti giovani, e persino anonimi autori inclini al “grottesco”, altro tratto distintivo della ceramica vietrese.

Sarà a suo tempo posata una lapide con i nomi di tutti i contributori. Che l’Amministrazione Comunale ha voluto fossero presentati nel Potlatch senza gerarchia alcuna, perché la loro generosità e il loro amore per Vietri sul Mare esigeva il riconoscimento di una pari dignità e una politica di “pari opportunità”.

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