Siniscalco, infatti, aveva preso un giorno di permesso da scuola per accogliere alcuni familiari provenienti dal sud America. Arrivato al Ruggi, Siniscalco è stato sottoposto a un delicato intervento d’urgenza con l’obiettivo di liberare l’apparato cerebrale dalle copiose quantità di sangue e stabilizzarne la temperatura interna. Purtroppo i medici non sono riusciti nell’intento, potendo dichiararne solo la morte celebrale.
Nel pomeriggio di ieri, intorno alle ore 17, il decesso presso il nosocomio cittadino. Shock tra gli studenti del liceo salernitano, da generazioni affezionate a quell’ “uomo bandiera” (questo il soprannome di Siniscalco all’interno della comunità scolastica), punto di riferimento per generazioni di studenti.
Un maestro, un controllore ma anche un buon dispensatore di consigli durante l’intervallo o il cambio dell’ora tra una lezione e l’altra e un compagno di sport, in qualità di ottimo tifoso granata.
Questa mattina gli studenti del liceo indosseranno magliette nere e ricorderanno il loro custode con una manifestazione commemorativa nel cortile della scuola. «Il Severi perde un punto di riferimento storico» ha dichiarato il dirigente scolastico, Barbara Figliolia. «Siamo vicini alla famiglia e ai nostri studenti per la grave perdita».
«Addio caro Rosario, con te ho condiviso gli anni del liceo e l’amore per questa scuola». Così scrive sui social network Antonio Palo, direttore del Museo dello Sbarco e Salerno Capitale, amico di gioventù di Siniscalco. «Abbiamo visto insieme avvicendarsi dirigenti, docenti e studenti, nonchè trascorso momenti di convivialità irripetibili e unici».
E poi: «Con te va via una parte importante del Severi. Addio, amico mio!». Nelle prossime ore saranno note l’orario e il luogo del rito funebre. Nel frattempo, la comunità scolastica si stringe alla famiglia per la grave ed improvvisa perdita subita.
Ciao zio Rosario,ci mancherai,il Severi è con te.❤️