«L’opera ha urgente necessità di interventi adeguati e complessivi di manutenzione e di restauro, stante la situazione di abbandono e degrado che oramai si trascina da diversi anni e che si è andata sempre più aggravando», denuncia Tino Iannuzzi, componente del direttivo nazionale del Partito Democratico, che ha indirizzato una nota al sindaco, Vincenzo Napoli, ed al direttore della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino, Francesca Casule, per sollecitare un intervento generale di messa in sicurezza e recupero dell’acquedotto eretto nel nono secolo per assicurare l’approvvigionamento d’acqua in favore del Monastero di San Benedetto.
Idea: un nuovo trincerone e lo abbattiamo interamente?!!!! Progressisti per Salerno…..
Ora Iannuzzi si preoccupa di quel che rimane dell’acquedotto! Perchè non ha detto una parola quando fu demolita una grossa parte dello stesso per far posto al trincerone? Perchè il suo capo aveva deciso che quel pezzo non valeva niente? E la sovrintendenza, che tutela la spazzatura in zona Magazzeno a Pontecagnano, dove era allora e dove è oggi? Siamo una periferia estrema di Mogadiscio, non solo per l’ambiente urbano che ci ritroviamo, ma anche come mentalità e rispetto nei confronti dei beni storici di questa città, dove niente è valorizzato, dove tutto può essere abbandonato all’incuria e al degrado!
Ma come siete polemici, avete già dimenticate che a breve avremo le luci? Tutto sarà risolto il 15 Novembre.
In effetti, prima ancora del parziale abbattimento per fare posto al trincerone, l’acquedotto subì gravi affronti per la costruzione di palazzi proprio a ridosso che ne hanno oscurato la vista in modo irreparabile.