Sospensione revocata
Il giudice Donatella Oneto del tribunale di Pavia, dopo aver esaminato il caso, ha invitato la nuova preside, che ha preso il posto di quella che aveva adottato il provvedimento, a revocare la sospensione e a restituire alla docente la mancata retribuzione, pari a 75 euro. L’udienza è stata aggiornata a dicembre.
La bambina è stata affidata alla nonna
Nel frattempo, grazie alla segnalazione al tribunale per i minorenni, la bambina è stata affidata alla nonna in attesa che venga fatta luce sulle presunte violenze subite in famiglia. “La bambina era in pericolo e ho deciso di agire secondo coscienza. Dobbiamo sempre aspettare le tragedie?”, ha commentato l’insegnante.
De Cristofaro: “Episodi del genere non dovrebbero mai accadere”
Sul caso è intervenuto in giornata anche il sottosegretario all’Istruzione, Peppe De Cristofaro: ”Nell’amministrazione scolastica di questo Paese episodi del genere non dovrebbero mai accadere, e non dovranno mai accadere”, ha dichiarato De Cristofaro.
“La vicenda della maestra di Pavia che prende l’iniziativa, essendo rimasta inascoltata, di denunciare un caso di violenza verso un minore e che si ritrova punita per aver danneggiato l’immagine della scuola ha dell’incredibile. L’amministrazione scolastica – ha aggiunto – dovrebbe piuttosto ringraziare la sensibilità e l’attenzione di questa docente altro che portare per le lunghe l’iter burocratico-giudiziario.
Spero che in tempi rapidissimi si possa annullare l’assurdo provvedimento di sospensione – ha concluso De Cristofaro – per rimediare a quello che è, in tutta evidenza, un grave errore. E chiedere scusa alla maestra, alla quale esprimo tutto il mio sostegno e la mia solidarietà”.
Questa è l’Italia, impiegati seri ed innocenti o parenti di essi che denunciano abusi, molestie ed altro subite durante attività lavorative ed invece di essere tutelati e difesi vengono immediatamente diffidati, ammoniti, mortificati, zittiti dai propri datori di lavoro, condannati a subire per non perdere il posto e tutto a protezione dei poteri forti, niente di nuovo.
fatemi capire, denunciare ai carabinieri vuol dire violare segreto d’ufficio??? ma scherziamo? e poi, per chi ha commesso le eventuali violenze nessuna punizione? e per bibbiano e casi simili vogliamo distribuire medaglie al valore? stai vedere che la colpa è del bambino… dove sono i sindacati e le femministe sempre pronte a dare battaglia contro l’indifendibile e l’inesistente?? e provvedimenti contro quella ex preside dove sono? ha punito una persona senza appurare fatti ben piu gravi