Inoltre, sottolinea il Primo Cittadino nel documento: “le radiofrequenze del 5G sono del tutto inesplorate, mancando di qualsiasi studio preliminare sulla valutazione del rischio sanitario”. Il Sindaco Chiola, nell’ordinanza sottolinea che “il documento pubblicato nel 2019 dal Comitato scientifico sui rischi sanitari ambientali ed emergenti (Scheer) della Commissione europea, ha affermato come il 5G lascia aperta la possibilità di conseguenze biologiche. Ancora prima, nel 2011, la IARC (International Agency for Research on Cancer), ha classificato i campi elettromagnetici delle radiofrequenze come possibili cancerogeni”.
“Non sono contrario all’avanzamento del processo tecnologico, – afferma ancora il Sindaco Chiola – ma è mio dovere, nelle vesti di ufficiale di Governo e massima autorità sanitaria locale, attendere una nuova classificazione della cancerogenesi annunciata dall’International Agency for Research on Cancer. Invito – conclude – i miei colleghi sindaci ad adottare un analogo provvedimento”.