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Inquinamento ambientale: anche il Comune di Minori dice no plastica

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Consapevole della gravità del problema dell’accumulo dei rifiuti, che oramai minaccia realmente di distruggere l’ecosistema del nostro pianeta, anche la comunità di Minori intende farsi carico della questione e contribuire, nel suo piccolo, a prospettare delle soluzioni.
Come è noto, è proprio il mare, il tratto caratteristico di tutta la Costiera, a soffrire maggiormente i danni (a volte irreparabili) dell’inquinamento, particolarmente riguardo alla presenza sui fondali di materiale plastico altamente nocivo per l’ambiente marino e praticamente indistruttibile.
Per salvaguardare le residue possibilità di ristabilire l’equilibrio ambientale, è indispensabile che tutti, dalle organizzazioni fra Stati ai singoli individui nei comportamenti di ogni giorno, assumano finalmente atteggiamenti di consapevole responsabilità.
In attuazione della recente normativa europea e nazionale, il Comune di Minori ha inteso emanare un’ordinanza tesa alla minimizzazione dei rifiuti in plastica sul territorio comunale, che prevede:
a) il divieto per gli esercizi commerciali e per gli operatori turistici di fornire o distribuire materiale monouso (come contenitori, stoviglie, posate, piatti, bicchieri, vassoi, ciotole, cannucce, utensili, etc.) non biodegradabile e non compostabile secondo gli standard di legge;
b) il divieto per commercianti, artigiani ed esercenti di ristorazione di fornire o distribuire sacchetti in materiale plastico non biodegradabile e non compostabile;
c) in occasione di manifestazioni pubbliche, il divieto ai soggetti organizzatori o gestori o partecipanti di utilizzare e distribuire materiale monouso non biodegradabile e non compostabile.
E’ quasi superfluo aggiungere che Minori dovrà dimostrarsi ancora una volta all’altezza della sua fama, palesando (come già avviene per la differenziazione dei rifiuti) un elevato livello di civismo e di responsabilità sociale.

 

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